Visita guidata alla mostra “Francesco: tracce, parole, immagini”

L’Istituto Tevere, in collaborazione con l’associazione Convivio, sabato 1° marzo 2014 ha organizzato una visita guidata della mostra “Francesco: Tracce, Parole, Immagini”,  nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto – Biblioteca della Camera dei deputati. La visita è stata guidata dal Prof. Paolo Evangelisti (Archivio Storico della Camera dei Deputati – Professore presso la Pontificia Università Antonianum).

L’evento, oltre aver visto la partecipazione di quattro membri dell’associazione Figli di Abramo nonchè di due amici dell’Istituto Tevere, ha anche attirato l’attenzione degli altri visitatori della mostra, che si sono inclusi nel nostro gruppo. Nel discorso introduttivo, il prof. Evangelisti ha spiegato i due elementi caratteristici della vita francesca: la povertà e la fraternità. La peculiarità della povertà francescana è quella di essere volontaria; la vita francescana è caratterizzata dalla rinuncia alla proprietà sia in comune sia in proprio e dalla disponibilità a chi è povero volontario.
Inoltre i francescani sono frati e non monaci, in quanto stanno fuori dai monasteri, contrariamente a prima in cui chi non era sacerdote non poteva entrare in un monastero. La mostra, realizzata con la curatela scientifica di Flavia De Sanctis, presidente dell’Associazione Antiqua, si strutturava in tre sezioni: Tracce, Parole e Immagini. A dare il benvenuto è la più antica raccolta di testi originali scritti da Francesco, risalente al XIII secolo: Cantico delle creature. Già da questi primi codici, la guida ha attirato la nostra attenzione al fatto che Francesco conduceva una vita cristiana fatta di testimonianza, anzichè di scritti.
Seguono le bolle papali, approvate da Papa Onoro III, con cui venne riconosciuta la fraternità francescana: si passa dalla dimensione di fraternitas a quella istituzionale, ossia il movimento nato su base volontaria è costretto a darsi una regola da approvarsi dal papato. Erano in esposizione anche due elementi notarili e una bolla papale di Gregorio IX sulla base dei quali è stata edificata la Basilica di Assisi. Quest’ultima costituisce patrimonio della Chiesa in quanto francescanesimo non prevede nessun tipo di proprietà e l’atto genetico proviene dal papato. Il 99% del mondo laico ha appreso il messaggio di Francesco affraverso gli affreschi realizzati da Giotto agli inizi del ‘300. La Legenda major è il codice che raccoglie la bibliografia di San Francesco. Dopo il 1257 tutte le testimonianze precedenti non ebbero il diritto di circolare per dare all’ordine un’identità. Abbiano avuto l’occasione di vedere anche la più famosa raccolta agiografica francescana in lingua volgare: i Fioretti. Nella sezione Immagini le miniature, le rubriche ci hanno testimoniato la vita, la morte e le immagini di San Francesco. La mostra, interessante e unica, ha permesso di conoscere meglio San Francesco e ricordare il suo messaggio attraverso i manoscritti affascinanti e rari.